Il 26 Ottobre è il giorno della verità: vedremo, infatti, se le critiche rivolte al nuovo sistema operativo di casa Redmond, Windows 8, siano fondate o meno.
Da qualche tempo la voce che si rincorre è quella di un sistema operativo non adatto ad un uso di gaming intensivo: ovviamente nulla di fondato, per ora, ma a sollevare il problema sono stati personaggi illustri del settore: Gabe Newell, co fondatore della famosa piattaforma Steam, e Rob Pardo,vice presidente esecutivo della Blizzard.
I think that Windows 8 is kind of a catastrophe for everybody in the PC space.
I think that we’re going to lose some of the top-tier PC [OEM]. They’ll exit the market.
I think margins are going to be destroyed for a bunch of people.(Gabe Newell)
Penso che Windows 8 sia una specie di catastrofe per tutti nel settore dei PC. Credo che stiamo per perdere alcuni dei più importanti OEM di PC. Usciranno dal mercato. Penso che i margini stiano per essere distrutti per un sacco di gente.
Ma cosa spinge personaggi di questo calibro a sbilanciarsi in questo modo? Le considerazioni da fare due: una puramente tecnica, l’altra puramente economica. L’interfaccia Metro (il “desktop” di Windows 8 per intenderci) non è particolarmente adatta all’uso di tastiera e mouse dato che è perfettamente ottimizzata per i dispositivi touch (tanto che questo Windows 8 può insidiare il mercato tablet nel 2013): anche se Windows 8 prevede un’interfaccia modalità “old desktop” (simile a quella che troviamo in windows 7) manca comunque di qualche funzionalità (start menu e quant’altro) e l’accesso sia locale che remoto ne risente davvero tanto. Altro motivo fondamentale è l’utilizzo assai esoso di risorse per l’accesso al sistema desktop: è facile immaginare, dunque, che far girare un gioco del calibro di The Witcher 2 o Crysis 2 è davvero impegnativo e costringe ad un arduo lavoro i produttori di giochi per pc nel rendere compatibile le vecchie uscite con il nuovo sistema.
Stando alle ultime dichiarazioni di Newell, Valve è davvero vicina a rilasciare una versione stabile di Steam per Ubuntu 12.04 così da lanciare gli oltre 2500 titoli presenti nella piattaforma anche sul sistema operativo libero per eccellenza: tutto ciò perchè, sempre secondo Newell, il mondo Windows sta diventando troppo “closed”, quasi come quello Apple, dunque l’utilizzo di un sistema operativo “open” è l’ideale.
Articolo riportato da Games.it